L’associazione Black and White nasce nel 2001 dalla volontà dei Missionari Comboniani di impegnarsi per l’inclusione e l’integrazione dei migranti sul territorio di Castel Volturno.
Attualmente opera in un quartiere molto emarginato e decentrato di Castel Volturno, conosciuto come Destra Volturno. E’ un territorio di frontiera (dove la popolazione è composta da più del 50% da immigrati africani), dove persone di varia provenienza italiana e straniera con differenze culturali e sociali convivono, si incontrano e condividono bisogni e speranze, dove il sopravvivere diventa priorità e l’emergenza una consuetudine.
L’associazione cerca di valorizzare il territorio di Destra Volturno redendolo luogo di opportunità per la realizzazione di un cambiamento sociale, di una crescita umana e spirituale che porti ad un miglioramento della qualità della vita dei singoli e della comunità stessa.
Per rispondere ai bisogni del territorio e per dare un sostegno ai genitori, ai bambini e ragazzi, ai giovani e alle donne, l’associazione ha dato vita alla “Casa Black and White” un centro educativo territoriale dove si cammina insieme per far riconoscere a tutti i bambini e ragazzi, giovani e adulti, a prescindere dalle origini, il diritto all’educazione, all’istruzione, alla salute e a vivere dignitosamente con varie attività e laboratori.
“ Centinaia di bambini e ragazzi sono passati dalla nostra struttura, alcuni se ne sono andati, molti si sono fermati, e frequentano regolarmente le attività ordinarie ed estive. Alcuni giovani del gruppo dei veterani ormai cresciuti e fuori target, in quanto frequentanti le scuole superiori, ora fanno da piccoli tutor affiancando gli operatori nelle tante attività che si fanno con ii bambini iscritti. “
Sono tante le attività che l’associazione organizza sia per ragazzi e giovani africani che italiani, proponendo anche laboratori per adulti di scuola d’italiano e mediazione culturale per stranieri, attività sportive e educative per giovani, laboratori teatrali di arte e musica che hanno come obiettivo primario il far emergere i talenti per costruire azioni di trasformazione personale e comunitario.
La maggior parte dei bambini e ragazzi, partono da situazioni familiari piuttosto problematiche, ma dall’incontro con gli altri ragazzi e con gli operatori riescono a prendere esempio positivo e stimoli per la propria crescita e per il proprio miglioramento umano.
La metodologia nasce dalla dialettica tra riflessione – valori – prassi.
Questo ci consente di uscire dalla logica delle “procedure” dove senza considerare la persona si applica ad ogni problema lo stesso cliché di intervento e va quindi inserita all’interno di un orizzonte di valori grandi:
- Libertà: intesa come capacità della persona di optare per ciò che ritiene giusto o rifiutarlo.
- Consapevolezza: intesa come capacità della persona di diventare oggetto della propria riflessione, sviluppo cioè dell’autocoscienza e capacità di diventare sempre più capaci di affrontare la vita
- Intersoggettività: capacità di un IO e di un TU di entrare in relazione nel rispetto delle singole soggettività ma con l’obiettivo di diventare un NOI.
- Responsabilità: intesa come l’onere per la persona di essere causa della sua storia e delle sue azioni.
“L’idea di Comunità è un’idea che ci orienta e ci guida. Proprio qui in un territorio dove sembra manchi una trama che tiene insieme le persone è importante creare comunità, tentare cioè di essere alternativi a quella parte di realtà che stiamo in qualche modo contrastando e sfidando.”
Foto: https://blackandwhitecv.it/